Come è normale che sia, questi mesi sono un susseguirsi di “prime volte”.
E quindi eccoti qui, per la prima volta tutta rossa, assonnata, un po’ stordita, diciamocelo, e con la fronte che scotta.
Sei bella da guardare, mogia mogia che ciucci qualsiasi cosa ti capiti a tiro, anche che frigni ogni cinque minuti pure mentre dormi. Fai tenerezza. Anche quando ti do la tachipirina e tu mi vomiti il mondo sulla spalla.
Buona prima febbre, Maite.